Convegno al Centro Enea del Brasimone del 9 Febbraio. Interventi per 117 milioni di euro
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il 10/02/2023Emergono i progetti legati al Piano Urbano Integrato (PUI) per la conoscenza e la ricerca, che in Appennino avrà due specifiche articolazioni. Il Centro di ricerca ENEA Brasimone e la rigenerazione dell’area ex Cartiera Burgo a Lama di Reno – Marzabotto
In questo momento storico caratterizzato da molteplici sfide (da quelle ecologiche a quelle digitali), dopo tanti anni in cui l’Appennino è stato vissuto come un problema da gestire, un’area fragile da sostenere, un territorio minore destinato solo alle gite fuori porta e alle seconde case, ora immaginiamo un futuro in cui invece le aree interne rappresentino un’opportunità, una ‘nuova frontiera’, sperimentando nuovi modelli per nuovi scenari, che in parte sono già in attuazione.
Il momento straordinario di investimenti, soprattutto dal PNRR e dal FSC, sta vedendo l’Appennino metropolitano assoluto protagonista: tali risultati non nascono per caso, ma sono il frutto di una pianificazione avviata da anni in Città metropolitana, di una collaborazione fra enti locali e parti sociali, che ha permesso di fare un salto in avanti dal punto di vista della qualità dei progetti e di una ritrovata unione di vedute fra territori.
Da queste premesse è nata la volontà da parte della Città metropolitana di organizzare una giornata di riflessione e confronto ospitata oggi dal Centro ENEA del Brasimone.
Un momento di riflessione per dare continuità all’evoluzione in corso, mettendo in luce punti di forza e di debolezza della scorsa programmazione e le opportunità future e le prospettive di sviluppo.
Questo il quadro complessivo degli investimenti in corso o programmati in Appennino per un totale di circa 117 milioni di euro.
Il Sistema Appennino nel Piano Sviluppo e Coesione FSC 2014-2020
Dei 14 interventi finanziati con oltre 36 milioni di euro dal programma FSC 2014-2020, questi i 10 conclusi, mentre altri 3 sono in fase di esecuzione (tra cui il nodo di Rastignano) e 1 ha aggiudicato i lavori.
- Consolidamento frana a monte dell’abitato di Silla in località Muiavacca (Comune di Gaggio Montano)
- Bonifica delle pareti rocciose nella località Rocca di Roffeno – Monte Rocca – Comune di Castel d’Aiano
- Opere di consolidamento dei versanti nelle località Capoluogo – Comune di Camugnano
- Interventi di consolidamento dei versanti in località Ca Nova Michela in Comune di Monghidoro
- Interventi di consolidamento dei versanti in località Bruscoli del Comune di Monghidoro
- Interventi di consolidamento di dissesti idrogeologici nella Valle del Rio Lognola in comune di Monghidoro
- Intervento di consolidamento pendici in località Calderino
- Progetto Linea Gotica: recupero edifici di valore storico da adibire a spazio espositivo e culturale in località Vergato
- Realizzazione di un centro documentale della “Linea Gotica” attraverso il recupero di un complesso edilizio sito in Vergato – Lavori di sistemazione dell’area esterna
- IIS “Montessori-Da Vinci”, miglioramento sismico – Alto Reno Terme
Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua)
Sono due le proposte per la rigenerazione di ambiti urbani degradati in Appennino, al fine di concorrere alla riduzione del disagio abitativo, aumentare le dotazioni di edilizia sociale e migliorare la qualità ambientale degli insediamenti. 19 in totale gli interventi per un valore complessivo di 30 milioni.
In particolare le due proposte riguardano:
- 18 interventi per un valore di 15 milioni di euro al fine di realizzare quasi 100 alloggi sociali, tra riqualificazioni e nuovi, oltre a servizi sociali, culturali e interventi di miglioramento dell’accessibilità da realizzare nei Comuni dell’Unione Appennino bolognese
- Un intervento del valore di 15 milioni previsto nel Comune di Sasso Marconi che prevede la rigenerazione a consumo suolo zero dell’area industriale dismessa ex Alfa Wassermann per la creazione di un complesso sistema di servizi abitativi innovativi che contempla un nuovo concetto di ‘abitare condiviso
Sistema Appennino – Programma di sviluppo sostenibile per la montagna metropolitana
ll 2022 è stato un anno senza precedenti per la quantità di risorse ottenute per il rilancio dell’Appennino bolognese. Lo strumento individuato dalla Città metropolitana di Bologna per mettere a sistema gli interventi previsti e finanziati, e individuare i bisogni che ancora devono trovare un adeguato sostegno, è il Programma di sviluppo sostenibile per la montagna metropolitana “Sistema Appennino”.
Priorità 2023 (interventi in partenza per 51,5 milioni di euro)
Tra i tanti progetti inseriti nel documento Sistema Appennino, quelli che partiranno già nel 2023 sono quelli afferenti al Turismo sostenibile e Green Community. In particolare il Progetto CloSER Comunità Locale Sostenibile, Ecologica e Rurale finanziato con risorse PNRR per 4,3 milioni di euro.
Tra le attività di promozione turistica e culturale, è prevista la creazione di tre punti attrezzati di sosta camper e di cinque “Auditorium delle balle di paglia”. Si prevedono interventi sui laghi di Castel dell’Alpi, Suviana e Santa Maria. Spazio anche a progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili come l’impianto di 34,02 kWp collegato alla riqualificazione della piscina “Conca del Sole di Vidiciatico” e “Centro Servizi”, nel comune di Lizzano in Belvedere.
Tra gli interventi 2023 anche la ristrutturazione di un edificio pubblico nel comune di Monzuno per farne una struttura ricettiva (bed & bike) collegata alla Ciclovia della Lana-Seta. Nel territorio del comune di Camugnano si prevedono poi l’efficientamento energetico di un impianto sportivo e dell’illuminazione pubblica del Comune.
Per lo sviluppo sostenibile delle attività produttive si valorizzerà la cosiddetta “pic nic experience”, coinvolgendo direttamente le aziende agroalimentari del territorio. Il programma pone l’attenzione anche sui servizi di mobilità, puntando a realizzare il tratto di collegamento alla Ciclovia del Sole tra Marano e Silla (comune di Gaggio Montano). Sul fronte dell’agricoltura sostenibile, si supporterà la nascita del distretto biologico dell’Appennino bolognese.
Da evidenziare sul 2023 anche i progetti di rigenerazione culturale e sociale dei Piccoli Borghi Storici – Missione 1, Componente 3 del PNRR (23,2 milioni di euro in totale), che interessano i Comuni di:
- Grizzana Morandi, per il progetto “Da Campolo l’arte si fa Scola”: 20 milioni di euro che saranno utilizzati per la valorizzazione del patrimonio culturale, architettonico e artistico locale, in un contesto paesaggistico di notevole interesse, con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica e rilancio occupazionale necessarie a contrastare lo spopolamento del Borgo di Campolo.
- Camugnano, per il progetto di rivitalizzazione e trasformazione del borgo storico del Poggio con un finanziamento di 1,6 milioni di euro.
- Lizzano in Belvedere, per il progetto di recupero del borgo di Monteacuto delle Alpi, con un finanziamento di 1,6 milioni di euro.
Emergono infine i progetti legati al Piano Urbano Integrato (PUI) per la conoscenza e la ricerca, che in Appennino avrà due specifiche articolazioni. Il Centro di ricerca ENEA Brasimone e la rigenerazione dell’area ex Cartiera Burgo a Lama di Reno – Marzabotto. Entrambi i progetti, che hanno un finanziamento complessivo di 22 milioni di euro, uniscono ai temi della rigenerazione quello dei servizio di supporto all’imprenditorialità, integrato nella rete metropolitana di Progetti d’impresa, nell’ambito del Bologna Innovation Square (BIS), rispetto ai quali si agisce su tre diversi ambiti: la promozione dell’imprenditorialità, il supporto allo sviluppo green delle imprese e l’agevolazione dell’insediamento di nuovi residenti.
Oltre agli interventi sulle infrastrutture stradali e digitali, verranno inoltre avviate sperimentazioni di servizi di mobilità alternativa, in connessione con il progetto di Centro di Mobilità di San Benedetto Val di Sambro, e sarà realizzato il Circuito pedo-ciclabile ad anello intorno al Lago Brasimone.
Maurizio Fabbri: ”Oggi presentiamo per la prima volta il Programma di sviluppo sostenibile Sistema Appennino, uno strumento di governo che mette a sistema politiche e interventi per la nostra montagna che dà la visione di quello che vogliamo realizzare nei prossimi anni. Le risorse straordinarie destinate alla montagna offrono una grande opportunità che non deve essere sprecata. Con l’obiettivo di rilanciare il sistema Appennino anche dal punto di vista dell’occupabilità, la Città metropolitana e Insieme per il Lavoro stanno organizzando le “Fiere del lavoro dell’Appennino” che partiranno da Castiglione dei Pepoli.
Matteo Lepore: “Questo metodo di lavoro per obiettivi è importante per gestire una quantità di risorse così rilevante. Sottolineo due aspetti importanti. Da un lato sul PNRR non abbiamo voluto dare soldi a pioggia ma abbiamo scelto di investire su 4 poli per una grande città della conoscenza metropolitana. Dall’altro abbiamo deciso una cosa unica nel panorama nazionale cioè che il comune capoluogo ceda risorse all’area metropolitana e ai comuni più piccoli, per esempio attraverso la Destinazione Turistica. Un’idea di coesione territoriale fondamentale che confermeremo anche sui nuovi fondi PON metro che distribuiremo anche sull’area metropolitana”.
Igor Taruffi: “Per dare sviluppo e futuro all’Appennino è fondamentale garantire servizi, scuole, sanità, e potenziare le infrastrutture materiali e immateriali affinché le imprese abbiano le condizioni per operare al meglio. Le risorse che abbiamo vanno quindi destinate prioritariamente su ricerca, innovazione e sanità. Servono poi politiche mirate che permettano alle nuove generazioni di vivere in Appennino.”
Fonte: Città metropolitana