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Bologna. Gli studenti vanno “A scuola di Bottega”

Pubblicato da Ester Ventura il 22/03/2023

Alla scuola Guinizelli-Carracci ragazze e ragazzi a lezione da artigiani artisti Cna della ceramica, della liuteria, della lavorazione dei metalli e della sartoria

Prima le lezioni teoriche in classe, poi i laboratori scolastici con gli artigiani e infine la visita degli studenti direttamente nelle botteghe.

Il Presidente Cna Bologna Antonio Gramuglia: “Le imprese vogliono essere protagoniste affinché
gli studenti in futuro scelgano l’artigianato come professione”.

Quasi un centinaio di studenti delle scuole secondarie di primo grado “A Scuola di Bottega” dagli artigiani artisti di Cna. Sono le ragazze e i ragazzi delle Guinizelli-Carracci di via Ca’ Selvatica che “impareranno” il mestiere della liuteria, della ceramica, della sartoria, della lavorazione dei metalli.

Obiettivo del progetto, giunto alla sua seconda edizione, è conoscere direttamente dagli artigiani le tecniche ma soprattutto il fascino di realizzare prodotti fatti a mano in pezzi unici. Allo stesso tempo diffondere nelle scuole la conoscenza dell’artigianato e orientare gli studenti verso un mestiere che può dare grandi soddisfazioni, in un momento in cui gli artigiani hanno bisogno di un ricambio generazionale e lamentano difficoltà a trovare personale.

Il progetto, realizzato da Cna Bologna e dall’Istituto Guinizelli-Carracci, è stato articolato su base triennale partendo dalle prime classi e proponendo per gli anni successivi laboratori in un’ottica evolutiva e di crescita di competenze. Al termine di ogni anno scolastico verranno valutate le attività svolte e in base ai riscontri, verrà progettata l’attività dell’anno scolastico successivo.

Sono quattro gli artigiani bolognesi che “salgono in cattedra” per raccontare con parole, tecniche e materiale audiovisivo il bello del loro mestiere:

• Leonardo Dingi, restauratore di metalli, dal 1961 riproduce fedelmente ferramenta antica. https://dingi.it/bottega-dingi-antichita-e-restauro/
• Maddalena Papini, della associazione “Vicini d’istanti”, specializzati nella lavorazione di stoffe etniche ma soprattutto nell’integrazione delle persone straniere https://vicinidistanti.com/it/vicini-distanti/
• Simona Ragazzi, ceramista, artista eclettica che opera principalmente con la scultura alla quale abbina lavori grafici, pittorici, fotografici e installativi. https://www.simonaragazzi.it/
• Fabio Ferlini, liutaio, progetta e costruisce chitarre e bassi Custom Made in Italy http://www.fcustomguitars.it/
La prima fase del progetto è soprattutto “teorica” e quest’anno ha coinvolto le prime classi dell’Istituto, complessivamente 200 alunni. I maestri artigiani, nel corso di interventi di due ore in ciascuna delle otto classi, in orario curriculare, hanno presentato agli studenti il loro mestiere.

Al termine di questa prima fase propedeutica, gli studenti delle prime classi rimasti affascinati dai diversi mestieri hanno avuto la possibilità di iscriversi ad un laboratorio pomeridiano facoltativo extracurriculare dalle ore 14,30 alle 16,30. Mentre gli studenti delle seconde classi, che già conoscevano il progetto “A Scuola di Bottega”, hanno avuto la possibilità di iscriversi a laboratori facoltativi extracurriculari sempre dalle 14.30 alle 16.30, dove possono perfezionare le conoscenze già acquisite lo scorso anno.

La risposta è stata molto positiva: 40 ragazzi e ragazze delle prime classi hanno scelto di proseguire il percorso impegnandosi nei laboratori pomeridiani di ceramica, liuteria e sartoria. Mentre 32 studenti del secondo anno frequentano laboratori pomeridiani di sartoria e ceramica/lavorazione dei metalli.

Durante i corsi quindi gli studenti apprenderanno come lavorare l’argilla e la creta creando manufatti di ceramica, che potranno anche fondersi coi metalli; per la sartoria si lavorerà alla progettazione di capi, realizzazione di modelli su carta, taglio, imbastitura e cucito per la realizzazione di abbigliamento e accessori; per la liuteria si lavorerà alla costruzione dello strumento musicale ukulele.

Una delle novità rispetto allo scorso anno è la possibilità per gli studenti di “andare direttamente a bottega”, ovvero di visitare i laboratori dei quattro artigiani Cna, così da vedere “dal vivo” attrezzature, tecniche e “segreti” dei mestieri artistici.

Quale sarà il futuro di “A Scuola di Bottega”? La volontà è quella di proseguire questo progetto sperimentale nei prossimi anni, coinvolgendo via via tutte le classi dell’Istituto in un percorso di crescita triennale. Così da far assumere una ulteriore valenza che supererebbe il semplice “imparare a fare” o “coltivare le proprie predisposizioni” ma garantirebbe ai futuri cittadini di domani di saper riconoscere e apprezzare il valore dell’artigianato.

Il progetto “A Scuola di Bottega” è in parte finanziato da Cna Bologna e in parte utilizza i fondi del Programma Operativo Nazionale (Pon) “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

“L’artigianato – afferma Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna – è un mestiere bellissimo, però occorre spiegarlo e dimostrarlo nelle scuole, far venire gli studenti in ‘bottega’. Le imprese devono essere protagoniste se vogliono che l’orientamento scolastico premi artigiani e piccole imprese e gli studenti in futuro scelgano l’artigianato come professione, sia mettendosi in proprio che lavorando come collaboratori”.

“Da tempo come Cna rileviamo una carenza di figure professionali e di competenze che occorrerebbero alle aziende che rappresentiamo – aggiunge Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna – anche questo progetto può aiutare il mondo del lavoro nel reperimento di maestranze qualificate”.
“In queste lezioni si insegna la manualità, è un’esperienza positiva da replicare anche in altre scuole – dice Daniele Ara, Assessore alla scuola del Comune di Bologna – le risorse non sono illimitate ma sappiamo metterci attorno ad un tavolo e trovare soluzioni. Voglio ringraziare i docenti che hanno lavorato a questo progetto, ho visto tanta passione in loro. E finalmente parliamo di un’esperienza positiva, con persone che hanno passione nel loro lavoro e la sanno trasmettere ai più giovani”.

“Andare a scuola di bottega rappresenta per i nostri alunni la possibilità di scoprire la bellezza e l’importanza del creare con le proprie mani, del condurre a termine un lavoro e del poterne ammirare il risultato concreto. Si tratta di un progetto di grande rilievo, che riteniamo essere fortemente qualificante e di grande significato, sia sotto il profilo dell’orientamento sia sotto il profilo dell’acquisizione di competenze trasversali, in quanto i ragazzi e le ragazze della nostra scuola, non solo imparano a conoscere la realtà dei mestieri artigianali, ma si cimentano nell’esercizio di competenze ineludibili per la loro crescita e per la loro vita futura, quali la capacità di risoluzione dei problemi, la capacità di lavorare in gruppo, di progettare e condurre a termine un progetto” spiega Francesca Baldelli, Dirigente IC8 Bologna – Scuola secondaria di Primo grado Guinizelli– Carracci

“Con l’Istituto Guinizelli–Carracci – spiega Andrea Santolini, imprenditore dell’artigianato artistico, dirigente Cna Bologna, titolare di ArtigianArte sotto la Torre Asinelli – abbiamo trovato persone preparate e sensibili con cui è stato spontaneo condividere una visione di medio/lungo termine che vuole orientare le ragazze ed i ragazzi con un percorso formativo originale. Ricco di prospettive, sia lavorative che economiche”.
Fonte: CNA Bologna

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