I CAU possono erogare le seguenti prestazioni:
Visita medica
Certificazioni
Trattamento farmacologico al bisogno
Prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali
Procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni)
Accedendo al CAU, i cittadini verranno accolti dall’infermiere che procederà con l’intervista di inquadramento del bisogno, a cui seguirà la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia e alcuni esami di laboratorio. Il medico del CAU potrà poi valutare, e se necessario prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso CAU. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al CAU. L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il CAU verrà reso disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino. La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket. Prende così il via la riforma dell’Emergenza urgenza e potenziamento dell’assistenza territoriale della il cui obiettivo è rendere ancora più efficienti i Pronto Soccorso, individuando per i codici bianchi e verdi, ad oggi il 70% dei casi, risposte di prossimità, sempre più tempestive ed appropriate sui territori.
L’andamento degli accessi al CAU di Budrio dall’apertura al 6 novembre
Il CAU di Budrio da mercoledì 1 novembre a lunedì 6 novembre ha accolto 230 persone. Di queste, 39, pari al 17%, sono state trasferite al Pronto soccorso per la presa in carico; nell’80% dei casi (183 persone) i pazienti, dopo le cure prestate, sono stati invitati a proseguire il percorso con il proprio medico curante. Il restante 3%, pari a 8 persone, ha preferito allontanarsi prima di ricevere le cure. Quasi tutte le persone si sono recate al CAU spontaneamente (il 97%), solo 2 sono state indirizzate qui dalla guardia medica, mentre altre 5 sono su consiglio di medici di Medicina generale o pediatri e una su consiglio di uno specialista. Il 54% degli accessi ha coinvolto persone comprese nella fascia di età 18-64 anni, il 19% quella 65-74 anni, il 20% con 75 anni o più. Il restante 7% degli accessi ha coinvolto minori. Riguardo l’ora di arrivo dei pazienti, la maggior parte degli accessi sono avvenuti durante le ore diurne (il 50% tra le 8 e le 14, il 36% tra le 14 e le 18). L’8% si è recato al CAU in serata tra le 20 e le 24, appena il 6% infine ha avuto la necessità del servizio tra la mezzanotte e le 8 del mattino. Infine, guardando agli accessi prima e dopo la conversione del Pronto soccorso di Budrio in CAU, se mediamente al PS quotidianamente accedevano 41 persone, nei primi 6 giorni di attività del CAU sono stati circa 38 gli accessi giornalieri.
Fonte: Ufficio Stampa Unione Comuni Appennino Bolognese