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L’Unione Comuni Appennino Bolognese saluta e ringrazia Marco Tamarri

Pubblicato da Andrea Donati il 16/12/2023

Il promotore della cultura e turismo d’Appennino verso il pensionamento

Il 31 dicembre Marco Tamarri, responsabile del Settore Cultura e Turismo dell’Unione Comuni Appennino Bolognese, andrà in pensione.

Marco è stato assunto presso la Comunità Montana dell’Appennino Bolognese alla fine del 2013; comunità montana diventata poi Unione dei Comuni. Parliamo quindi di 10 anni di lavoro per il vasto territorio del nostro Appennino, preceduti da tanti anni sia a Porretta Terme che nel ruolo di responsabile delle attività culturali e dei musei in Provincia di Bologna.

Dieci anni davvero intensi per l’Unione Comuni Appennino Bolognese, costruita mattone su mattone. Ora possiamo dire che ne è valsa la pena: siamo 11 comuni coesi che condividono l’impegno per migliorare la qualità della vita dei cittadini della montagna bolognese. Uno di questi mattoni – ci piace dire le fondamenta – è proprio il lavoro di Marco Tamarri, autentico motore di propulsione nel turismo, nella cultura, in tutto ciò che è storia, socialità, passione e identità. Grazie a lui abbiamo costruito la nostra Istituzione mettendo al centro la persona a 360 gradi, affiancando ai servizi sociali ed educativi, la cultura, il turismo e la promozione del territorio.

Ci piace ricordare l’intenso lavoro per far crescere le biblioteche – giustamente considerate da Marco il più importante presidio culturale di un territorio – la promozione dei cammini come segno distintivo della montagna bolognese, il festival Crinali, il successo della Rocchetta Mattei, il progetto di Campolo, i tanti eventi organizzati in ogni angolo dell’Appennino. Ma anche il grande rapporto di collaborazione con tutti, dai colleghi dell’Unione a quelli di altri territori, fino alle associazioni di volontariato, le scuole, i professionisti. C’è poi un tratto distintivo di Marco Tamarri: la valorizzazione del lavoro degli artisti, in Italia sempre un po’ snobbato ma da lui tenuto in grande considerazione nel massimo rispetto di questa categoria, fondamentale per l’intrattenimento delle comunità.

Sì, siamo tutti dispiaciuti che lasci il lavoro, ma anche molto grati per tutto ciò che ha costruito.

 

Marco Tamarri è l’esempio più illuminante di dedizione e passione al proprio lavoro – afferma il Presidente dell’Unione Maurizio Fabbri -. Un funzionario pubblico, e di questo ruolo è sempre stato molto orgoglioso, che ha saputo caratterizzare il suo lavoro con una abnegazione fuori dal comune, sempre con la gioia nel cuore, come ama dire. Un operatore culturale che ha saputo unire un territorio esaltando le caratteristiche peculiari di ogni luogo, creando festival e rassegne che hanno fatto scuola e che sono punto di riferimento per tutti. A nome di tutti gli amministratori dell’Appennino e non solo, voglio ringraziarlo con tutto il cuore e tributargli tutta la nostra stima e la nostra gratitudine. Sono sicuro che la sua vulcanica esplosività non terminerà con la pensione ma saprà indirizzarla verso tanti altri progetti, soprattutto qui in montagna, la sua montagna che tanto ama e con la quale ha un rapporto di passione viscerale. Un passo alla volta ha costruito dal nulla un servizio, come quello culturale e turistico, che adesso ha il sentiero ben tracciato e che come Unione dobbiamo continuare a percorrere”.

Fonte: Unione dei comuni dell’Appennino Bolognese

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