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Il Podere Vignola dei Conti di Prunarolo di Vergato diventa il primo “Social Resort” d’Italia

Pubblicato da Andrea Donati il 29/03/2024

A Vergato si incontrano inclusione sociale e natura. Un rifugio di speranza, crescita e ripartenza per persone e famiglie in difficoltà, immerso in 42 ettari di terreno per attività agricole a stretto contatto con la natura.

Ieri 28 marzo si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del “Social Resort”.

Questo è il nuovo futuro del Podere Vignola dei Conti, in località Prunarolo di Vergato: un incontro tra sostenibilità ambientale, amore per il verde e supporto alla Persona.

Il Podere ha una storia che viene da lontano: è appartenuto per molto tempo alla famiglia Veronesi che, a seguito della scomparsa del proprietario e benefattore Alberto, decise di donare il bene affinché potesse ospitare attività di utilità socio-assistenziale.

Da qui un percorso, curato da ASP Città di Bologna, per reperire progetti adeguati attraverso un bando. Il progetto è stato pensato da WeAreHomies: un Social Resort che potrà contare su 4 appartamenti e 4 suite dotate di bagno, un’area ristorante, spazi comuni e ovviamente la grande distesa di terreno agricolo, che promette di ospitare attività di orticoltura e coltivazione diretta. Complessivamente potranno essere ospitati fino a 15 nuclei familiari.
L’azienda Dismeco, per parte propria, ha donato ben 8 lavatrici rigenerate che saranno utilizzate nella struttura.

WeAreHomies – Cooperativa Sociale Loto Dorato, è una realtà impegnata nell’ambito dell’inclusione sociale: con e uno staff di Psicologhe ed Educatrici professioniste,  gestisce 9 strutture per oltre 60 persone, in raccordo con i Servizi Sociali di vari Comuni metropolitani. I progetti di inclusione accolgono famiglie in difficoltà, donne vittime di violenza, nuclei sotto tutela.

La riqualificazione di Vignola dei Conti ha una missione chiara: fornire un ambiente sicuro e solidale dove le famiglie in difficoltà possano trovare sostegno, assistenza e risorse per dedicarsi a una vita nuova e migliore.
Per le sue dimensioni e per l’approccio che unisce bellezza, natura e professionalità, il Social Resort si configura come un unicum a livello nazionale, e l’auspicio è che possa essere un elemento di valorizzazione per il territorio tutto.

“Fin dalla donazione fatta dalla famiglia Veronesi – spiega il Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri – come amministrazione ci siamo impegnati nel mantenere un colloquio con ASP, comprendendo le grandissime potenzialità che tale struttura può dare a livello sociale. Lo scopo era quello di cercare di dare un taglio che fosse socialmente di inclusione: un’inclusione proattiva, come l’accoglienza alle donne vittime di violenza con le proprie famiglie o per le famiglie emarginate che avessero un percorso a carico della società, che ora può sfociare in un’autogestione e auto-sostenibilità. E’ un traguardo sia per la dignità delle persone coinvolte, sia per quanto riguarda il percorso che la comunità sostiene economicamente. L’apertura di ASP è stata massima sin da subito e questo ci ha portato a identificare un processo che ha permesso all’associazione di partecipare, aggiudicandosi il bando.  Ringrazio i servizi sociali dell’Unione che con noi hanno condiviso questa visione e questa opportunità, che si dimostrerà nei fatti attinente e rispondente alle esigenze dei cittadini del nostro distretto: purtroppo le situazioni di disagio sociale, di violenza familiare, di perdita di lavoro e povertà professionale sono tendenzialmente abbastanza nascoste e invisibili ai più, ma il nostro territorio purtroppo non ne è immune. E’ un progetto, quello del resort incastonato nel verde e con la giusta quota di privacy, che vuole portare autonomia sociale, di dignità e lavorativa alle persone che lo abiteranno e anche sostenibilità per la struttura. E’ una grande opportunità per il nostro Comune e per questo ringrazio ancora gli attori che hanno compreso innanzitutto le potenzialità del progetto e che si sono impegnati in questa operazione che prende il via oggi e di cui, sono convinto, apprezzeremo presto i risultati”.

“Ringraziamo il Comune e le istituzioni, ASP, i servizi sociali locali per aver creduto in questo progetto – afferma la Dott.ssa Mita Piamonte per WeAreHomies -. Si tratta di un’idea ambiziosa che però affonda le radici in un concetto molto semplice: nel verde e nella bellezza è più facile rinnovarsi e respirare il proprio futuro. Donne e uomini con un passato complicato potranno ripartire da qui, seguite con attenzione e cura, per auto-determinarsi e costruirsi un domani migliore”.


Il Presidente dell’Azienda Agricola Lorenzo Bobbià
: “Siamo orgogliosi di poter rilanciare un luogo così bello e significativo, valorizzandolo in un’ottica di supporto alla Persona e con uno sguardo all’inclusione sociale, come la famiglia Veronesi ha espressamente richiesto dimostrando grande sensibilità. ll connubio è tra l’attività dell’azienda agricola e il lavoro di educazione sociale curato da WeAreHomies. Infatti, abbiamo pensato che la coltivazione diretta, la trasformazione delle materie prime, la cura delle produzioni, l’approvvigionamento dei materiali possano essere al contempo una modalità per rendere parzialmente auto-sufficiente questa e altre strutture che ospitano famiglie in difficoltà, ma anche rappresentare essi stessi percorsi educativi, di partecipazione attiva e di recupero sociale”.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese

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