Strage a Suviana, su cosa lavoravano gli operai. I nomi delle tre vittime e dei feriti. La Procura aprirà un’indagine
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il 10/04/2024A fuoco una turbina, tre vittime, quattro dispersi e otto operai feriti: cinque sono gravi. Enel Green Power: “Collaboriamo con le autorità competenti, siamo vicini alle famiglie delle vittime”
Ultima ora da “Il Reso del Carlino”
Bologna, 10 aprile 2024 – Attorno alle tre del pomeriggio di ieri, 15 tecnici di ditte specializzate, oltre che un dipendente di Enel Green Power, sono impegnati in un’attività di collaudo nella centrale idroelettrica di Bargi, sulla sponda del lago di Suviana, sull’Appennino bolognese.
All’improvviso una turbina esplode, al piano -8. A 40 metri di profondità. Tre dei tecnici muoiono sul colpo: troppo gravi le ustioni e le ferite riportate nello scoppio.
Le vittime sono Pavel Petronel Tanase, 45 anni, romeno ma residente nel Torinese; Mario Pisani, tarantino di 64 anni; e Vincenzo Franchina, messinese che avrebbe compiuto 36 anni tra un mese.
Cinque colleghi vengono invece soccorsi ed estratti vivi dall’inferno di fuoco, alcuni sono della zona; saranno poi ricoverati negli ospedali di Bologna, Pisa e Cesena. Sono in gravi condizioni. Tre gli operai fortunosamente illesi.
Ma l’esplosione causa anche la rottura di alcuni tubi di raffreddamento, da cui inizia a uscire acqua gelida e impetuosa. Il piano sottostante, il -9, viene allagato completamente. Crolla anche il solaio dello stesso piano. Quattro lavoratori restano intrappolati. Le ricerche dei dispersi non si fermano tra le macerie e sott’acqua.
Ore 7.03
Lotta contro il tempo per mettere in sicurezza la centrale
La lotta contro il tempo dei soccorritori, alla centrale elettrica di Bargi, non si ferma. Il nuovo ostacolo che i vigili del fuoco sono costretti ad affrontare è l’innalzamento dell’acqua che, dopo avere allagato ieri il piano -9 a causa della rottura di alcuni tubi di raffreddamento, sta salendo sempre più verso i piani superiori. Per questo, si stanno valutando le condizioni di sicurezza anche della centrale stessa, per permettere ai lavori di proseguire. Sono ancora quattro i dispersi intrappolati tra acqua e macerie, dalle 15 di ieri.
06:34
Il punto sui feriti: alcuni sono del posto
Tra gli operai portati in diversi ospedali ci sono anche lavoratori della zona di Suviana: Leonardo Raffreddato di Camugnano avrebbe ustioni su gran parte del corpo. Poi c’è Sandro Busetto, in ospedale a Pisa, anche lui ha ustioni sul 40% del corpo