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Agricoltura e Frutticoltura. Progetto di Legge regionale e tutele specifiche

Pubblicato da Andrea Donati il 06/05/2024

Nella legge non si parla di un settore importantissimo, anch’esso in grande crisi, che è quello della frutticoltura

L’udienza conoscitiva sul Progetto di Legge regionale di interventi urgenti a favore di settori specifici del comparto agricolo e agroalimentare e dell’acquacoltura svoltasi recentemente in Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna ha dato l’occasione a Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica e relatore di minoranza della legge, di puntare i riflettori su alcune specifiche criticità vissute sul territorio dalle categorie.

Nella legge non si parla di un settore importantissimo, anch’esso in grande crisi, che è quello della frutticoltura. La pera in particolare, ma più in generale tutta la frutticoltura nella nostra Regione sta vivendo problemi enormi e credo che anche questo settore vada osservato e aiutato, perché è uno dei settori strategici per la Regione, con diverse eccellenze da tutelare e preservare.” commenta Mastacchi per poi proseguire

I nostri agricoltori sono sempre stati all’avanguardia ma in questo momento molti stanno togliendo gli impianti per la mancanza di prospettive e il timore di dare fondo ai risparmi fatti negli anni passati, senza possibilità di rientro dell’investimento. Riportano i terreni a seminativo o a colture più povere. Un vero peccato perché impianti così specializzati richiederanno molto tempo per essere riconvertiti nel caso le cose migliorino e si volesse tornare indietro.”

L’invito di Mastacchi alla Giunta è di essere consapevole di questa situazione e orientare le proprie scelte oltre il mandato in scadenza per degli aiuti concreti nel lungo periodo e non pensare solo all’estintore per spegnere l’incendio ora. Serve una politica agricola regionale, che compatibilmente con le regole internazionali, cerchi il più possibile di tutelare questo comparto.

Mastacchi insiste anche sul fatto che tutto il settore dell’agricoltura meriti più attenzione e soprattutto “vanno ascoltate di più le persone sul campo, chi i problemi li vive sulla propria pelle e ha una visione più concreta delle cose, per riuscire a intervenire in modo mirato ed efficace. In molti casi i problemi non sono legati a una contingenza, a un’emergenza, ma le emergenze e le criticità si innestano in una problematica che è quella del contesto internazionale, sono le regole del gioco dettate dall’Unione Europea, un attore che condiziona i mercati.

Localmente lo possiamo toccare con mano nel problema tra la grande distribuzione e gli agricoltori, nella filiera che vede gli agricoltori percepire cifre irrisorie per i loro prodotti, anche inferiori ai costi di produzione, e che vengono poi venduti al pubblico a cifre di molto superiori.” In molti casi è meno costoso smaltire, distruggere il prodotto che metterlo sul mercato con tutti gli oneri che ciò comporta. “È un dato di fatto importante che va tenuto d’occhio” conclude Mastacchi, “perché se concentriamo l’attenzione solo sul problema specifico, perdiamo di vista il problema più complessivo dal quale tutto è condizionato”.

Fonte: Comunicato stampa Gruppo Assembleare Rete Civica Progetto Emilia-Romagna

 

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