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Ancora alluvione in Appennino Bolognese. CNA: “Inaccettabile”

Pubblicato da Andrea Donati il 18/10/2024

Silvia Bernabei, Presidente CNA Area Appennino bolognese:

La valle del Reno isolata, la Porrettana interrotta, strade secondarie con smottamenti, aziende di Silla allagate nuovamente: occorre che gli enti impegnati nella gestione aumentino il livello di prevenzione, potenzino i sistemi di deflusso delle acque, realizzino strade alternative alla Porrettana”

Inaccettabile. Quello che è successo ieri in Appennino non è più sopportabile. La valle del Reno totalmente isolata, la Porrettana non percorribile, strade secondarie che hanno subìto smottamenti, aziende ancora allagate soprattutto nella zona di Silla. Tutto questo dopo che la stessa situazione era accaduta solo poche settimane fa. Le imprese e i cittadini dell’Appennino non ne possono più, Occorre che tutti gli enti impegnati nella gestione delle strade, dei fiumi, dei canali, insomma tutti quelli che si occupano di prevenzione, siano preparati ad accettare una situazione ormai chiara: ogni volta che cadono piogge torrenziali, un fenomeno frequente, l’Appennino non può essere in ginocchio”.

Silvia Bernabei, Presidente CNA Area Appennino bolognese, porta la voce delle imprese della montagna bolognese. Che anche ieri hanno sofferto la “bomba d’acqua” che si è abbattuta su tutta l’area metropolitana bolognese. Porrettana interrotta e impercorribile da Vergato a Porretta, allagata la strada della Berzantina in zona Castel di Casio, allagamenti notevoli a Silla di Gaggio Montano con la strada verso Lizzano interrotta.

Aziende che hanno visto entrare nuovamente l’acqua in particolare a Silla: l’autofficina di Ponce Carmelo nuovamente allagata con l’attrezzatura sott’acqua. L’azienda che era risultata danneggiata settimane fa, aveva ricevuto solidarietà e sostegno dalle altre aziende del territorio. Ma praticamente tutte le attività di Silla ieri sono finite sott’acqua. Meglio è andata a Porretta, che pure era stata invasa da un fiume d’acqua disceso da via Mazzini: sono state aperte botole prima della piazza centrale che hanno consentito il deflusso dell’acqua senza provocare danni alle aziende.

E’ davvero ora di finirla – aggiunge Marco Gualandi, Vicepresidente CNA Bologna – non è possibile che dopo un’estate senz’acqua, adesso ogni volta che piove con violenza in Appennino tutto si blocchi e si allaghi. C’è bisogno di prevenzione straordinaria su fiumi, torrenti e crinali. Occorre capire che con queste piogge gli attuali sistemi per far defluire le acque (fognature, tombini, fossi) non sono più sufficienti. Bisogna convincersi che c’è bisogno di una strada alternativa alla Porrettana, che non può essere la vecchia Porrettana sopra Vergato ormai abbandonata e senza manutenzione”.

I dirigenti Cna indicano anche chi deve intervenire. “E’ importante una manutenzione della Porrettana sempre più efficace, un compito che spetta all’Anas” continua Silvia Bernabei.

Ai candidati in corsa alla Presidenza della Regione dico: non è più sostenibile una situazione del genere – aggiunge Marco Gualandi -. Chi vincerà, dovrà sapere che avrà le imprese e i cittadini della montagna col fiato sul collo, perché non è possibile non poter raggiungere la propria abitazione come è successo ieri sera. E anche la Bonifica Renana che si occupa della manutenzione dei canali e dei fossi, certamente potrebbe fare di più, visto che sono soprattutto i ruscelli a trasformarsi in fiumi impetuosi quando piove”.

Franco Vitali, imprenditore di Vergato e Presidente di CNA industria Bologna tira un sospiro di sollievo: “La strada ieri sera davanti all’azienda era totalmente allagata e bloccata, ma per fortuna non è entrata l’acqua nella nostra impresa. Oggi la Porrettana è stata riaperta. A mio avviso occorre che anche il privato, che possiede campi e boschi, si rimbocchi le maniche e faccia prevenzione. I problemi che hanno i fiumi dipendono spesso da quello che arriva dall’alto e che li riempie di ostacoli per un deflusso corretto delle acque”.

Sazzini Autotrasporti

In sostanza, dicono gli imprenditori e dirigenti CNA della montagna, occorre che tutti coloro con competenze su strade e territorio, compresa la Città metropolitana, alzino il livello di prevenzione. E i Comuni, i cui bilanci non consentono loro di svolgere le attività preventive necessarie, dovrebbero fare fronte comune per chiedere insieme più fondi. “CNA sarebbe con loro – concludono i dirigenti CNA –. Altrimenti quello che è successo ieri non insegnerà niente: ricordiamo che un passaggio interdetto come è avvenuto ieri sera è stato anche un rischio per chi eventualmente avesse avuto bisogno di soccorso medico per raggiungere i presidi della città”

Fonte: CNA Bologna

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