Appennino, nove nuovi bus Tper per le linee di montagna
Pubblicato da
il 02/12/20229 nuovi autobus extraurbani per rafforzare 5 percorsi montani.
Di Andrea Donati
Nuovi autobus extraurbani Tper sulle strade metropolitane bolognesi: si tratta di 9 IVECO Crossway che entreranno in linea tutti entro metà dicembre. Sono assegnati al deposito di Prati di Castel di Casio e ai gruppi esterni di Vidiciatico e Montese e troveranno impiego sulle linee extraurbane di montagna che mettono in relazione Porretta Terme e la sua stazione, nodo importante di interscambio con il servizio ferroviario, con i paesi e le frazioni dell’Alto Reno, con copertura verso Vergato e Marzabotto e fino al modenese (Montese e Fanano).
Le linee 776 (Porretta Terme – Lizzano in Belvedere – Vidiciatico – Corno alle Scale),
756 (Porretta Terme – Gaggio Montano – Montese),
768 (Porretta Terme – Granaglione – Casa Forlai),
746 (Porretta Terme – Riola – Vergato – Marzabotto) e
727 (Vergato – Cereglio – Montese) sono i principali collegamenti che, per carico e frequenza, vedranno il maggiore utilizzo di questi nuovi Crossway, che saranno comunque impiegati a rotazione anche su altre linee del bacino porrettano in base alle diverse esigenze del servizio, sia per stagionalità che per esigenze di carico.
I nuovi IVECO Crossway da 10,8 metri – dotati catalizzatore selettivo SCR per l’abbattimento delle emissioni di ossidi d’azoto – sono di classe ambientale Euro 6D, la più alta e performante attualmente prevista dalle norme comunitarie di omologazione per il profilo di servizio che caratterizzerà l’impiego di questi veicoli.
Oltre ad essere più moderni, ecologici e performanti rispetto ai mezzi che andranno a sostituire, sono equipaggiati con impianto di videosorveglianza e climatizzati integralmente per il comfort a bordo in ogni stagione.
Sono, inoltre, provvisti di pedana estraibile e posto attrezzato per persone a mobilità ridotta su sedia a rotelle, essendo concepiti per la massima accessibilità di ogni categoria di passeggeri: un salto di qualità di significativa importanza che allarga anche all’ambito extraurbano dell’Alto Reno le possibilità di spostamento in autonomia delle persone che utilizzano ausili per la loro mobilità.
Il layout interno di questi bus – che possono ospitare a piena capacità di carico 43 passeggeri seduti e 24 in piedi – è ispirato alla funzionalità e alla gradevolezza del viaggio.
La Presidente e Amministratore Delegato di Tper SpA, Giuseppina Gualtieri, esprime l’impegno continuo dell’azienda nel rinnovo del parco veicolare pubblico: “Nei suoi primi dieci anni di vita, abbiamo rinnovato la maggior parte della nostra flotta veicolare; oggi compiamo un ulteriore step del percorso di transizione energetica intrapreso al fianco delle Istituzioni, in particolare a vantaggio dell’utenza pendolare e scolastica che ogni girono sceglie il mezzo pubblico per i propri spostamenti. Grazie alla solidità economico-finanziaria dell’azienda, continuiamo ad investire anche in tempi estremamente sfidanti come quelli che stiamo attraversando, consapevoli dell’importanza di un trasporto pubblico sempre più qualificato, sia in ambito urbano che metropolitano”.
L’acquisto dei nuovi 9 bus ha comportato un investimento di due milioni di euro, sostenuto al 50% dalla Regione Emilia-Romagna, che ha messo a disposizione fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e al 50% da Tper con fondi propri.
I bus sono relativi ad uno specifico lotto – facente parte di una gara europea curata da Tper insieme alle altre aziende di trasporti pubblici della regione – aggiudicato al costruttore IVECO BUS, che ha fornito i mezzi tramite la propria concessionaria esclusiva per l’Emilia-Romagna, Maresca e Fiorentino SpA.
“Un altro importante passo avanti verso la mobilità sostenibile e la transizione ecologica che la Regione sostiene con convinzione, in coerenza con il Patto per il Lavoro e per il Clima, con l’impegno economico al fianco di Tper- ha affermato Andrea Corsini, Assessore regionale a Trasporti, Mobilità e Turismo – E non solo, perché attraverso l’acquisto di questi nuovi autobus si va a incidere in modo positivo sul bacino dell’Appennino, una zona importante anche dal punto di vista turistico, proprio in concomitanza con l’avvio della nuova stagione sciistica. Infine, grazie a questa nuova flotta, si garantisce ancora di più il diritto alla mobilità con un servizio utilizzabile senza barriere anche dalle persone con disabilità. Motivi ulteriori per scegliere il trasporto pubblico collettivo e fare del bene all’ambiente”.
“L’entrata in servizio dei nuovi bus va nella direzione di una sempre più alta qualità del servizio che la Città Metropolitana di Bologna persegue anche grazie alla progettualità e alla capacità di investire di Tper” – hanno commentato Paolo Crescimbeni, Consigliere delegato al Piano mobilità sostenibile e infrastrutture viarie, e Maurizio Fabbri, Consigliere delegato alla Pianificazione territoriale e Politiche per l’Appennino bolognese.
“I nuovi mezzi – proseguono Crescimbeni e Fabbri – vanno a rinnovare un’ulteriore quota del servizio extraurbano, a dimostrazione che l’attenzione al confort, all’accessibilità per i passeggeri con disabilità oltre che all’impegno per la riduzione dell’impatto ambientale non sono solo prerogative dei centri urbani, ma virtuose pratiche estese coerentemente anche alle zone più periferiche del territorio metropolitano.
I nuovi bus, utilizzati su linee in coincidenza con i treni della Porrettana, sono un tassello importante dell’intermodalità ferro-gomma che caratterizza gli spostamenti quotidiani, in particolare sulle lunghe percorrenze, dei cittadini della nostra montagna. E’ un segnale importante, un primo passo, consapevoli che ci sia molto da fare per la mobilità sostenibile del nostro Appennino, come dimostrano i ciclici disagi lungo l’asse della Porrettana”.
Infine Barbara Panzacchi, Consigliera delegata al Turismo, sottolinea come “questo rinnovamento rappresenti anche un upgrade di qualità per la mobilità turistica, visto l’impiego dei nuovi bus anche sulla linea che collega la stazione di Porretta Terme al comprensorio sciistico del Corno alle Scale”.
Fonte: Città Metropolitana