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Interrogazione alla Giunta Regionale sulla raccolta funghi e le normative disomogenee

Pubblicato da Andrea Donati il 22/01/2024

Semplificare con un tesserino regionale unico

Con una interrogazione alla Giunta i Consiglieri di Rete Civica – Progetto Emilia-Romagna, Marco Mastacchi e Simone Pelloni, pongono la questione, grazie a una segnalazione del Dott. Nicola Canetti, della grande disomogeneità di trattamento che caratterizza la normativa sulla raccolta dei funghi in Regione, e le cui conseguenze si concretizzano in trattamenti differenti e differenze economiche anche sostanziali tra i diversi enti di competenza territoriale e persino tra Comuni limitrofi.

Per poter raccogliere i funghi in Emilia-Romagna è necessario acquistare un tesserino, con validità giornaliera, settimanale, mensile o semestrale, utilizzabile nel solo territorio per il quale è competente l’Ente delegato che lo rilascia. Nei territori dei Comuni di pianura invece, a patto che abbiano riconsegnato la delega in materia alla Regione, è possibile raccogliere funghi con un’autorizzazione concessa a seguito del versamento di € 10,00 su apposito bollettino intestato alla Regione Emilia-Romagna (Autorizzazione Raccolta funghi S.TE).

La raccolta dei funghi in Emilia-Romagna è disciplinata dalla L.R. 2 aprile 1996, n. 6 – “Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei nel territorio regionale”, che prevede che “Le funzioni amministrative in materia di raccolta di funghi epigei spontanei sono delegate alle Comunità montane per i territori montani, alle Province per i territori non montani e ai rispettivi Enti di gestione per i territori istituiti a parco”.

Per semplificare e rendere più omogenea l’attività di raccolta dei funghi in Regione, sarebbe utile prevedere un unico tesserino regionale oppure tesserini provinciali, al fine di facilitare la disciplina e garantire maggiore equità e parità di condizioni ai cittadini emiliano-romagnoli, come già avviene nei comuni di pianura.

È quanto si propone l’atto ispettivo di Rete Civica che chiede alla Giunta in che modo intenda affrontare il problema delle differenze, sia di trattamento che economiche, tra i diversi enti di competenza territoriale, se intenda avviare un tavolo istituzionale di confronto con i diversi enti delegati dalla Legge al fine di raggiungere una soluzione condivisa e se non ritenga opportuno valutare una modifica normativa alla L.R. 2 aprile 1996, n. 6 al fine di rivedere la disciplina dell’esercizio delle funzioni amministrative in materia.

Fonte: Comunicato stampa Gruppo Assembleare RETE CIVICA  Progetto Emilia-Romagna

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