L’antica arte dello scalpellino e della scultura in arenaria riceve la Denominazione Comunale d’Origine
Pubblicato da
il 18/04/2024Hanno ricevuto la De.Co anche l’ocarina di Budrio, il burattino artigianale, i balanzoni e la variante rosa “la Balanzona”
Il riconoscimento della Denominazione Comunale d’Origine (De.Co.) all’arte dello scalpellino e della scultura in arenaria, un’arte millenaria tipica della Valle del Reno, rappresenta un’ulteriore azione per la tutela e la valorizzazione dei saperi, del patrimonio artigianale e delle tradizioni locali.
Un percorso portato avanti dalla delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, con l’intento di rafforzare la politica culturale metropolitana, e avviato con il riconoscimento del marchio De.Co. al teatro dei burattini di scuola bolognese e al burattino come manufatto artigianale. A questi si aggiungono: i Pulécc’, le sagome portatorce di Crevalcore, il merletto dell’Aemilia Ars e l’ocarina di Budrio, il piccolo flauto in terracotta creato ancora oggi con maestria e passione.
Il marchio De.Co. viene riconosciuto da parte della Giunta del Comune di Bologna e su proposta della Città metropolitana di Bologna.
L’Associazione Fulvio Ciancabilla APS, che ha ottenuto la De.Co., è impegnata da tempo nella divulgazione dell’antico mestiere dello scalpellino, anche attraverso un’attività di formazione, giunta quest’anno alla sesta edizione.
Dopo il successo registrato negli anni scorsi, la scuola degli scalpellini è stata ricompresa nel Progetto PNRR “A Campolo l’arte fa Scola” con referente il Comune di Grizzana Morandi.
L’Associazione prosegue, dunque, nell’intento di far conoscere le nozioni di base per scolpire e lavorare la pietra arenaria. L’adesione di sempre nuovi soggetti interessati e la volontà di approfondire l’esperienza da parte di chi ha già conosciuto il mazzuolo e lo scalpello, è un segno di estremo interesse per queste attività di nicchia, per il recupero degli antichi mestieri e per tutto quello che riguarda il territorio montano con le sue tradizioni.
L’obiettivo di valorizzare e dare visibilità agli antichi saperi e alle attività artigianali tradizionali del territorio, che si è posta l’Associazione promuovendo la scuola, è perfettamente riuscita e lo dimostra la presenza di giovani, donne, pensionati e artisti e artiste, che già si cimentavano in altre discipline (pittura, incisioni su legno e ferro).
L’Associazione intende proseguire con l’attività didattica, che si affiancherà ad altri progetti in gestazione, come la valorizzazione delle ex cave di arenaria presenti nelle pendici del Montovolo e del Vigese, dei loro collegamenti con una sentieristica dedicata, che potrà unire sia le cave sia i borghi secolari e le chiese monumentali presenti nel territorio, costruite tutte con la pietra arenaria locale.
Fonte: Bologna Metropolitana