Camugnano. Mozione di contrarietà agli impianti eolici industriali proposti. Il sindaco riferisce sulla delibera del Consiglio Comunale
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il 23/02/2025
Marco Masinara, sindaco di Camugnano posta sui social:
“Ieri sera (21 febbraio) il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione di contrarietà agli impianti eolici industriali proposti sul territorio di Camugnano.
A nome del Consiglio ringrazio tutti i presenti (molto numerosi) il comitato e coloro che con il loro prezioso lavoro hanno consentito di raccogliere le osservazioni necessarie a sostenere la nostra posizione di contrarietà.
La corsa è appena iniziata ora dobbiamo restare uniti e vigili.”
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MOZIONE CONSILIARE
Oggetto: Contrarietà del Comune di Camugnano al progetto di impianto eolico nei Comuni di
Camugnano e Castiglione dei Pepoli
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMUGNANO
PREMESSO:
Che sul territorio comunale di Camugnano e Castiglione dei Pepoli è previsto un progetto di impianto eolico industriale proposto da Santa Chiara Energia S.r.l., che prevede l’installazione di 6 aerogeneratori di grande altezza (oltre 200 metri) per una potenza complessiva di che nella stessa area è stato presentato un secondo progetto da parte di Energia Pulita Tre S.r.l., che prevede ulteriori 7 aerogeneratori per 30 MW di potenza.
Che in precedenza la stessa Santa Chiara Energia aveva presentato un progetto analogo ma di potenza complessiva di 30 MW che ha già affrontato un procedimento PAUR (Regione Emilia Romagna) conclusosi con archiviazione, procedimento sul quale il proponente ha presentato ricorso al TAR.
CONSIDERATO:
1. che il progetto è stato calato dall’alto, senza coinvolgimento della comunità
Il progetto non è stato condiviso con la cittadinanza né con le istituzioni locali prima della sua presentazione.
La popolazione locale, che dovrebbe convivere con l’impianto per decenni, non è stata adeguatamente informata.
Un progetto analogo presentato 13 anni fa, nell’area di Fontanavidola fu ritirato dal proponente per le numerose criticità e problematiche riscontrate. Che ha un impatto ambientale e paesaggistico inaccettabile.
L’area individuata per l’installazione delle turbine si trova in un territorio di pregio naturalistico e storico, con un elevato valore paesaggistico. Nell’intorno ed in prossimità delle pale si trovano due siti Natura 2000 ( Parco dei laghi di Suviana e Brasimone e Monte Vigese / Montovolo).
Si ritiene inoltre importante tutelare l’area di Fontanavidola ricca di numerose sorgenti, torrenti e rii che rappresentano un importante reticolo idrografico.
La presenza di beni storici e architettonici rappresenta un completamento del contesto ambientale di rara bellezza e unicità di quel crinale tra la valle del Reno e la valle del Setta.
In tale ambito il comune ha intrapreso azioni per valorizzare ulteriormente i borghi storici e aumentare l’attrattivita’ residenziale e turistica.
L’altezza degli aerogeneratori (oltre 200 metri) altererebbe in modo irreversibile il panorama ed il crinale appenninico, con effetti negativi sul turismo e sulla qualità della vita dei residenti
Non è stato valutato l’impatto cumulativo con altri progetti in corso nella stessa zona, rischiando di trasformare l’Appennino in un’area industriale dell’energia senza alcuna pianificazione.
Ciò sarebbe vanificato dalla costruzione di questi impianti.
Anche il contesto sarebbe degradante per i comuni limitrofi che investono in valorizzazione del territorio e promozione turistica.
Altro punto importante è che non si ritiene questo territorio vocato per l energia colica non avendo una ventosita’ adeguata allo scopo. In ogni caso le ore di vento utile per la produzione energetica dovrebbe essere dimostrate in modo inequivocabile con misuratori in loco per almeno un anno come previsto dalle linee guida regionali.
Che ha rischi per la salute dei cittadini
Alcuni aerogeneratori sarebbero a meno di 300 metri da abitazioni private collocati in un ambiente attualmente privo di rumore di fondo con pesanti ricadute derivanti dall inquinamento acustico ed elettromagnetico, infrasuoni e vibrazioni .
Che ha ricadute negative sulla sicurezza del territorio
La rete viaria esistente utilizzata per accedere ai luoghi di cantiere non e’ adeguata al passaggio dei mezzi ECCEZZIONALI e neppure ai numerosi carichi pesanti previsti nelle fasi di allestimento.
Gli interventi previsti arrecheranno danni permanenti alle infrastrutture esistenti, compromettendone il futuro utilizzo da parte degli operatori locali, e al paesaggio.
Non è stato valutato l’effetto delle opere sul deflusso delle acque e sulla stabilità dei versanti di scavo, con il rischio di aumentare il pericolo di frane e dissesti idrogeologici.
• Alcuni aereogeneratori interferiscono con 1 presenza di un terminale di rilevazione
collegato alla rete nazionale sismica (INGV) non compatibile con la rumorosità e le
vibrazioni provocate dall’impianto eolico.
Che la strategia energetica è sbagliata e priva di benefici per il territorio
Il progetto non porta alcun vantaggio concreto per la comunità locale, né sotto il
profilo occupazionale né per la riduzione del costo dell’energia per i cittadini.
Gli incentivi statali per le energie rinnovabili vengono sfruttati da aziende private
senza un reale beneficio per il territorio, ma con pesanti conseguenze ambientali e paesaggistiche.
• La transizione energetica è fondamentale, ma deve avvenire in modo equilibrato e
sostenibile, senza sacrificare le comunità locali per interessi speculativi.
RITENUTO:
Che questo progetto non risponda alle esigenze del territorio, ma sia frutto di una logica puramente speculativa, volta a massimizzare il profitto delle aziende proponenti a discapito della qualità della vita dei cittadini.
Che l’appennino bolognese non possa diventare una zona sacrificata all’industria eolica, con impianti invasivi imposti dall’alto senza un’effettiva pianificazione territoriale su un territorio non particolarmente vocato al vento (la velocità del vento statisticamente documentata ridurrebbe il rendimento della pala allo 0.5%).
Che gli investimenti sulle energie alternative sostenuti attraverso finanziamenti pubblici debbano comprovare palesemente che gli impianti installati siano in grado di garantire il loro massimo rendimento al fine di non disperdere grandi quantità di denaro pubblico su investimenti senza ritorno ma solo speculativi a vantaggio dei promotori.
Che lo sviluppo delle energie rinnovabili debbano avvenire con il coinvolgimento delle comunità e degli enti locali, garantendo il rispetto del paesaggio, della biodiversità e delle esigenze dei cittadini.
Che questo territorio ha da sempre dimostrato la sua disponibilità ad accogliere fonti di produzione di energia rinnovabile, con particolare riferimento all’idroelettrico e al nucleare, evidenziando la chiara volontà di non ostacolare soluzioni compatibili con le caratteristiche locali. A conferma di ciò il Comune, quale membro della Comunita Energetica Rinnovabile costituita nel 2024 dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, sta investendo risorse proprie per partecipare al bando PNRR che incentiva la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con l’obiettivo di realizzare impianti fotovoltaici da condividere fra produttori e consumatori al fine di garantire benefici concreti per il territorio minimizzando gli impatti e dando aiuto concreto alla povertà energetica
RITENUTO INOLTRE:
Che le osservazioni ricevute ed allegate al presente atto siano condivisibili poiché riflettono il concetto di uno sviluppo sostenibile che concilia innovazione energetica e tutela del contesto locale.
ESPRIME FERMA CONTRARIETÀ AL PROGETTO DI IMPIANTO EOLICO INDUSTRIALE PROPOSTO DA SANTA CHIARA ENERGIA S.R.L. E A PROGETTI ANALOGHI CHE COMPROMETTANO IL TERRITORIO E LA VITA DEI CITTADINI.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:
Proseguire in tutte le sedi istituzionali e giuridiche l’opposizione al progetto, difendendo il territorio e i diritti della comunità.
Richiedere alla Regione Emilia-Romagna e al Ministero dell’Ambiente una pianificazione più attenta degli impianti eolici, evitando concentrazioni eccessive in aree sensibili.
Coinvolgere la cittadinanza e le associazioni locali in un’azione di informazione e mobilitazione, affinché il territorio abbia voce nelle decisioni che lo riguardano.
Sostenere lo sviluppo di alternative energetiche più sostenibili e compatibili con il paesaggio e l’economia locale, come il fotovoltaico integrato o le comunità energetiche.
Fare rete con gli altri Comuni dell’Appennino bolognese per difendere il territorio da progetti invasivi e promuovere uno sviluppo energetico equilibrato.
IL PRESENTE ATTO VIENE TRASMESSO A:
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Regione Emilia-Romagna
ARPAE Emilia-Romagna
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
Comuni limitrofi interessati
Proponenti dei progetti
SI ALLEGANO:
Relazione acustica ing. Tommaso Pazzaglia prot. Comune di Camugnano prot. 1035/2025
Relazione geologica geol. Maria Angela Cazzoli prot. Comune di Camugnano 1037/2025
Relazione del’Ufficio Tecnico prot. 1030/2025
Osservazioni Città Metropolitana prot..1015/2025
Camugnano li 20 Febbraio 2025
EmmeBi di Barbi Michele