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Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro

Un unico e nuovo Piano urbanistico generale (PUG) per i Comuni di Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro

Pubblicato da Andrea Donati il 13/10/2023

Un Piano, due Comuni ed una nuova cultura urbana verso la rigenerazione sostenibile

Al termine di tre anni di lavoro congiunto, le Giunte dei Comuni di Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro (Bo) hanno assunto il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) intercomunale. Parte così l’iter che porterà alla redazione di un unico documento che disegna il futuro sviluppo urbanistico sostenibile del territorio, scommettendo sui punti di forza comuni.

“I due Comuni hanno deciso di procedere insieme all’elaborazione del nuovo PUG – spiegano i sindaci di Castiglione, Maurizio Fabbri e San Benedetto, Alessandro Santoni – non solo per la loro vicinanza geografica, ma soprattutto per le tante affinità sociali, economiche ed ecologiche dei due territori montani.

Se da un lato i due Comuni appenninici hanno dimostrato consapevolezza riguardo alle sfide future ponendo particolare attenzione all’aspetto demografico, del lavoro, delle esigenze legate agli spostamenti ed alle caratteristiche proprie dei territori appenninici – generalmente molto vasti e tali da richiedere una distribuzione importante dei servizi – dall’altro vogliono continuare a garantire ed accrescere qualità della vita e opportunità a chi vive e lavora in montagna.

Per questo il nuovo Piano valorizza le risorse esistenti rendendo questi territori come parti pregiate offerte alle persone interessate a beneficiare di questo rilevante capitale sociale, culturale e naturale”.

Il PUG, nell’ottica di una scelta rigenerativa protesa alla valorizzazione urbanistica, architettonica e paesaggistica, definisce e persegue politiche mirate a favorire lo sviluppo del territorio comunale tramite un uso controllato e ridotto del suolo, cercando di evidenziare la valenza storica e paesaggistica di un territorio ricchissimo di risorse e composto da forme di paesaggio uniche.

La molteplicità di tali risorse (umane, storiche, sociali, urbanistiche…) rende il territorio un luogo attrattivo e adatto allo sviluppo di una nuova visione di città diffusa: il piano definirà politiche, azioni e strumenti che ne consentiranno la valorizzazione.

Il Piano, dovendo recepire la nuova legge regionale e la recente pianificazione metropolitana, si pone in un momento storico e soprattutto normativo che “capovolge” l’urbanistica rispetto a mezzo secolo fa, ponendo particolare attenzione alla ricomposizione interna della città esistente attraverso processi rigenerativi che valorizzino gli spazi pubblici ed il recupero degli immobili privati, e non più sulla sua estensione fisica, tutelando il sistema produttivo e commerciale locale.

Ecco dunque che le proposte del PUG individuano una serie di elementi strategici per la risoluzione puntuale delle criticità locali, con la finalità di migliorare l’attrattività dei territori con nuove forme di turismo escursionistico, attività produttive e commerciali e per consentire anche l’insediamento di nuove forme economiche più attente, ad esempio, alle esigenze del lavoro a distanza. Tra le azioni

fondamentali individuate dal Piano, quella legata alla copertura dei territori con una rete a banda ultra larga, condizione essenziale per il rinascimento della montagna e garantire nuovi servizi per le imprese e per i residenti.

Il documento ora verrà pubblicato per ricevere eventuali osservazioni da cittadini e portatori di interesse, per passare successivamente al vaglio dei rispettivi Consigli comunali trascorsi i sessanta giorni dalla pubblicazione.

“La trasformazione urbanistica di un territorio è un processo complesso nel quale le due Amministrazioni hanno voluto esserne parte attiva, individuando strumenti idonei a favorire percorsi di innovazione necessari per questi territori. – afferma Alessandro Santoni, Sindaco di San Benedetto Val di Sambro -. In questi anni abbiamo lavorato molto al piano urbanistico con l’obiettivo di arrivare alla predisposizione del nuovo strumento in un tempo il più breve possibile essenzialmente per tre motivi importanti: individuare forme e modalità di incentivazione alla rigenerazione dei territori urbanizzati; definire regole che nel rispetto delle norme sovraordinate consentano interventi edilizi congrui anche al di fuori del territorio urbanizzato; creare i presupposti per nuovi interventi imprenditoriali, aspetti questi non possibili senza il nuovo piano”.

“Stiamo vivendo un momento storico di grandi transizioni, che aprono scenari di criticità e di opportunità – spiega Maurizio Fabbri, Sindaco di Castiglione dei Pepoli -. Vogliamo cogliere queste sfide e cercare di anticiparle, dotandoci degli strumenti utili a governarle. In questi anni abbiamo sempre cercato di innovare e con la nuova pianificazione urbanistica lo faremo senz’altro. Lo facciamo incentivando la rigenerazione urbana, la tutela dei servizi eco sistemici; ma lo facciamo anche in settori strategici come il turismo, cercando di individuare nuovi settori e nuove risposte ricettive, o come gli insediamenti produttivi. Nel piano, proponiamo la creazione di un’area produttiva sovra comunale, da localizzare nelle aree limitrofe al casello di Roncobilaccio. Una sfida molto difficile ma che dobbiamo provare a vincere per colmare un gap che ha visto da sempre il nostro territorio carente di insediamenti produttivi”.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese

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