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San Benedetto Val di Sambro. Avviata la rigenerazione del Residence Valsambro

Pubblicato da Andrea Donati il 24/03/2024

Il Comune di San Benedetto Val di Sambro ha avviato i lavori previsti all’interno del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare

PINQuA è il nome del programma di investimenti promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ricompreso tra le linee d’intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cui finalità è quella di realizzare interventi di edilizia sociale e rigenerazione urbana sul territorio nazionale, rispondendo in maniera innovativa ai fabbisogni legati in particolare alla dimensione abitativa ed alla qualità dell’abitare.

In tale ambito, l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese ha presentato un progetto di investimento di 15 Milioni di Euro per realizzare una serie di azioni integrate per la gestione innovativa dell’abitare nell’Appennino bolognese, tra cui quella di “Riqualificazione del Residence Valsambro” per la quale al Comune di San Benedetto Val di Sambro è arrivato un finanziamento di poco meno di 1,5 Milioni di Euro che coprirà interamente la cifra richiesta dall’Ente.

L’obiettivo generale della proposta consiste nel coniugare azioni volte al ripopolamento, attraverso il recupero e la rifunzionalizzazione di immobili degradati da destinare a nuove residenzialità e a studenti universitari fuori sede, associate ad interventi di recupero e riqualificazione delle aree esterne necessarie per migliorare la qualità di vita, condizione necessaria per attrarre nuove persone.

Quella del Residence Valsambro è una realtà immobiliare con numeri importanti: un centinaio di appartamenti, spazi condominiali ed una attività commerciale, e oggi richiede un urgente intervento di rigenerazione, raggiungibile per mezzo di un processo innovativo capace di rendere l’intero ambito maggiormente coeso, attrattivo ed accogliente, coinvolgendo gli abitanti stessi in un processo trasformativo rispettoso della cultura locale.

Gli obiettivi del progetto sono dunque molteplici: non solo avviare gli interventi edilizi interamente finanziati per la ristrutturazione dei 22 alloggi acquisiti dall’Ente e per il recupero degli spazi esterni necessari per ridare ordine e decoro, ma un vero e proprio percorso di rigenerazione sociale e culturale di cui la riqualificazione urbana ne rappresenta il punto di partenza e stimolo.

E se gli spazi esterni diventeranno sempre più aperti a tutta la cittadinanza, compresa quella che non abita in loco, gli appartamenti verranno destinati a studenti universitari fuori sede – in parte già presenti – e famiglie di nuova residenzialità, verso le quali gli alloggi verranno concessi a condizioni economiche molto agevolate, a condizione che il richiedente abbia un’età compresa tra i 18 e i 45 anni e che il nucleo familiare abbia un reddito superiore alla soglia minima fissata dal Comune in maniera variabile a seconda del numero dei componenti, che dovranno essere cittadini italiani o comunque residenti regolarmente in Italia da almeno 10 anni.

Esprime la sua soddisfazione il Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni: “Sono orgoglioso di questo risultato, frutto di un importante percorso di confronto e condivisione con il territorio e soprattutto con le persone che abitano nel complesso, avviatosi nel 2020, e che ha portato alla ideazione di questo processo di rigenerazione, fatto di opere da realizzare ma anche di azioni di recupero del contesto sociale. Su queste basi è stato costruito il progetto che ora stiamo realizzando, grazie al rilevante finanziamento ministeriale che coprirà tutte le spese occorrenti per creare il modello di abitare innovativo e rigenerativo a cui abbiamo pensato. Nessun progetto di riqualificazione urbana può funzionare se prima non rinasce – o non si afferma – un sentimento di comunità: senza queste esatte cognizioni anche il progetto più entusiasmante può non riuscire o fallire. Le operazioni di rigenerazione urbana non funzionano se la comunità è “chiusa” al punto da sfavorire o impedire i contatti con l’esterno. I collegamenti fisici e relazionali sono il primo strumento di rigenerazione. Poi ovviamente serve qualità urbana, e per quella ritengo che questo progetto sia perfetto. All’interno del complesso residenziale sto vedendo crescere la fiducia verso questo progetto, il cui percorso sarà ancora lungo, ma rappresenta l’unica strada capace di produrre cambiamenti. Ora sono iniziati i lavori di riqualificazione, che rappresentano la prima importante azione che permetterà di cambiare il volto dell’intero complesso. Un nuovo sguardo al territorio ed un nuovo impegno, non nuovi per il nostro Comune, che abbiamo ritenuto necessario avviare al fine di dare nuovo slancio ad un ambito che diversamente, senza l’impegno pubblico, da solo non sarebbe riuscito a concretizzarsi. Ringrazio per questo l’Amministratore di Condominio ed i tanti condomini che stanno credendo in questo progetto e che saranno fondamentali per creare i presupposti necessari affinché la valorizzazione del Residence Valsambro non sia solo urbanistica, ma totale”.

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