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Dieci anni di Unione Comuni Appennino Bolognese. L’Istituzione saluta e ringrazia il Presidente Maurizio Fabbri

Pubblicato da Andrea Donati il 05/06/2024

Le elezioni amministrative che si svolgeranno nel fine settimana nella maggior parte dei Comuni dell’Appennino porteranno a un rinnovo – o una riconferma – di molti dei membri della Giunta e si apre pertanto un nuovo capitolo per l’Unione Comuni Appennino Bolognese.

Sono stati dieci anni davvero intensi per l’Istituzione che, costruita mattone su mattone, vede 11 comuni coesi che condividono l’impegno per migliorare la qualità della vita dei cittadini della montagna bolognese.

Tra i traguardi principali dell’Unione ricordiamo la vittoria di tantissimi bandi PNRR, con un ruolo diretto o indiretto dell’Istituzione: il PinQua (Piano per la qualità dell’abitare e la rigenerazione urbana) che con 15 milioni di euro ha finanziato, tra le altre cose, alloggi per la residenza sociale, giovani coppie, studenti e persone disabili; i Piani Urbani Integrati, con lo stanziamento di 10 milioni di euro per la rigenerazione dell’ex cartiera Burgo di Marzabotto e il Progetto BIS Brasimone Innovation Square che, con 12 milioni assegnati, prevede, oltre alla creazione di spazi di coworking, interventi che vanno dalla realizzazione dell’anello ciclopedonale sul lago ai miglioramenti dell’accessibilità al Centro di Ricerca con interventi sulla stazione ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli e sulla viabilità a Castiglione.

C’è poi il progetto legato alla Green Community, nei cui 4,5 milioni di euro rientra la realizzazione di alcuni tratti della Ciclovia del Sole, la riqualificazione delle sponde dei laghi, il camper service, il Biodistretto dell’Appennino, ma anche il miglioramento dei cammini, la creazione di strutture Bed and Bike e molto altro.

C’è poi l’assegnazione dei 20 milioni di euro per il Bando Borghi al progetto “Da Campolo l’arte si fa Scola” ma anche la parte del Bando Borghi che vede in campo i progetti imprenditoriali volti a rivitalizzare i borghi storici di Camugnano e Lizzano in Belvedere.

Raggiunti questi obiettivi, l’Unione Comuni Appenino Bolognese continua a lavorare in sinergia per una pianificazione congiunta per tanti altri bandi, della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, che completeranno il quadro degli investimenti (impianti sportivi, interventi sull’autonomia energetica e rigenerazioni urbane varie).

C’è poi il Piano di difesa del suolo attuato in collaborazione con il Servizio difesa del suolo e il Consorzio della Bonifica Renana.

Sul fronte della promozione turistica e culturale si è lavorato tanto e con l’importante collaborazione con ExtraBo, in particolare per il rafforzamento della Via degli Dei, della Via della Lana e della Seta e per l’avvio di altri cammini e progetti specifici. Di successo la creazione del Festival Crinali, in continua crescita, e importante la sinergia fra i servizi bibliotecari.

Per quanto riguarda la Protezione Civile c’è stato, da parte dell’Unione, lo stimolo e l’accompagnamento alla creazione di gruppi di volontari nei territori, oltre alla redazione e l’aggiornamento dei piani di emergenza. Per il settore dei Servizi Sociali è stato reso pubblico il servizio di assistenza domiciliare agli anziani e sono state attivate le CRA di Castiglione dei Pepoli

e di Vergato: un grande sistema di servizi a gestione diretta, come in nessun altro territorio. E’ stato redatto un piano straordinario di investimento in figure professionali, quali assistenti sociali ed educatori che hanno garantito servizi migliori e omogenei.

Il grande obiettivo era che ogni cittadino dell’Unione avesse gli stessi diritti di accesso ai servizi e gli stessi standard di qualità. Oggi è così, con anche gli sportelli sociali tutti in rete e in tutti i comuni. E’ nato inoltre in questi anni il Centro per le famiglie.

Dietro all’Unione c’è poi un grande obiettivo immateriale: un lavoro certosino sul bilancio per far comunicare meglio Unione e comuni, che ha portato a risolvere grandissima parte dei problemi legati al bilancio e ai tempi di pagamento.

“Finiscono questi cinque anni ed è tempo di saluti e di tirare un po’ le somme – dichiara il Presidente dell’Unione Maurizio Fabbri -. Al di là dei numeri e dei risultati raggiunti, credo che la testimonianza di un buon lavoro fatto e di un buono stato di salute dell’Unione sia nel clima di serenità e collaborazione che si respira fra i Comuni aderenti. Anni fa, sia fra i Sindaci, sia nei territori, erano presenti ancora dubbi e criticità, se non ostilità aperte.

Oggi la situazione è totalmente diversa: tutti i Sindaci sono convintamente sostenitori dell’Unione e anche nei territori non si sentono più né lamentele né polemiche, anzi. Direi che l’obiettivo principale che volevamo raggiungere è stato centrato, ossia quello di rendere l’Unione un valore aggiunto, un soggetto strategico per far sentire, a tutti i livelli, voci e aspettative dell’Appennino bolognese.

E soprattutto superare una mentalità che ci vede sempre a lamentarci con tutti gli enti superiori e col cappello in mano, per essere invece un territorio credibile, che sa pianificare, progettare e realizzare il suo futuro. Ringrazio tutti i colleghi e tutti i consiglieri dell’Unione, tutti i dipendenti che lavorano con dedizione e passione. Un ringraziamento particolare va al Direttore Pieter Jan Messinò, straordinario professionista che in questi anni è diventato un nostro punto di riferimento inestimabile”.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese

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